Caro diario,
ti voglio parlare della mia passione per i libri. Non
tanto della lettura, che pure mi piace, ma del prendere i libri in
mano, di toccarli e scrutarli; odorare il profumo di carta stampata o di
muffa, per i libri più vecchi, che pur hanno il loro fascino.
Ho
passato molto tempo nelle sale di lettura ad ammirare libri e scaffali e
a prenderne quanti più ne potevo per vederli, sfogliarli…lasciarmi
prendere dal fascino della cultura, decantata in quelle enormi
collezioni di libri.

Mi
sono accorto con il tempo, che non è importante leggere interi libri,
ma lasciarsi prendere dalle pagine; quelle che più si fanno a te e alla
tua indole. Sono specchio di quello che sei e ti portano nella tua
realtà, che spesso sfugge.
Il
mondo dei sogni, vedi allora che non è tanto lontano dalle cose che
vivi. Anzi è lì se tu lo vuoi; perché ti dà l’energia per trasmettere
quello in cui credi. Non è un mondo lontano, ma tanto vicino quanto lo
vedi attorno a te, nelle persone che incontri e nello spettacolo della
natura.
Così,
ti accorgi di non essere l’unico sognatore ma di essere uno tra i tanti
che credono nell’impossibile. È necessario crederci. È come l’ossigeno
per i nostri polmoni. Non è evidente, ma ci dà sempre quell’energia che
occorre per vivere. Anche quando sogniamo.
Il
mondo dei sogni usa un linguaggio sublimato per dire a noi stessi
quello che siamo. I libri ci aiutano a capirlo e a trasmetterlo.
Ciao!
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