XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno B)
Mc 13, 24-32
Quando tutto è in tavola la mamma dice: E’ pronto! Tutti corrono alla mensa per mangiare. Il cibo è cotto, la tovaglia è messa, posate, piatti, bicchieri, vino, acqua, bevande, le luci accese… è ora.
Mancano i commensali. Se qualcuno ritarda non si può iniziare, soprattutto se è un ospite. Ma non si può far scuocere la pasta. Gli orari si rispettano. Anzitutto quando si ha una certa età e bisogna prendere dei medicinali.
A tal proposito rievoco un episodio. Avevo due zii anziani a Napoli, uno non vedente. Una volta, quando anch'io dimoravo in quella città, mi invitarono a pranzo ed io accettai. Però non concordammo bene sul giorno. Praticamente io andai il sabato, ma loro mi aspettavano il venerdì.
Mi accontentai di una frittatina. Però quello che mi colpi è la battuta che fece lo zio: ah, arrivata l’ora io ho mangiato. Lui, mi son detto, mangerà quando verrà. Intanto l’attesa fu vana.
Questo per dire quanto, a volte, dei disguidi ti fanno capire l’importanza di un pasto conviviale, dove tutto è pronto per condividere qualcosa. Soprattutto la gioia di stare insieme. Va bene anche una frittata.
Da questi zii andavo volentieri. Lui, nonostante la cecità causata dal diabete, aveva sempre la battuta pronta e l’allegria non mancava in quella casa, pur vivendo quella situazione. Non solo, ma quando andavi da loro, seppur di passaggio, ti dovevi fermare a pranzo.
Il vangelo di questa domenica mi ha ricordato proprio loro. Tutto era pronto quando entravi in quella casa. Pronto per offrirti un’ accoglienza calorosa e sentita ed un pasto succulento.
Vedo il Figlio dell’uomo catastrofico, come oggi Gesù si propone, nel ricordo che ho di questi zii. Con delle immagini irruenti Cristo ci offre qualcosa, facendoci capire che tutto è pronto per una vita diversa.
La scena di questo mondo passa, ma tutto è pronto per entrare nel regno definitivo ed eterno, che è Lui. Certo in tensione verso il futuro, ma già ora è tutto pronto perché Gesù si offre a noi quale cibo e bevanda di un banchetto che anticipa il Paradiso: l’Eucaristia.
La chiesa il luogo dove tangibilmente siamo invitati ad entrare per essere accolti da Dio. Una grande famiglia che nell'amore esprime la sua fede. E’ pronto! Venite alla mensa! Che caschi pure il mondo, allora. Io non ho paura perché già oggi il Regno di Dio è pronto per me.
Spero di non tardare e di gustarlo nella Parola e nel pane di vita. Di farlo entrare nel mio cuore, dove ci sono i miei zii e tante altre persone, e di farlo trasparire dal mio essere. Per questo offro a Dio tutto me stesso.