IV DOMENICA DI AVVENTO (Anno C)
Lc 1, 39-45
Quando fissi un appuntamento
due cose sono fondamentali: il luogo e l’orario. Entrambi devono essere
conosciuti bene da chi si vuole incontrare. Altrimenti non ci si vede.
Spesso mi è capitato di trovarmi nel posto sbagliato. Altre volte ho
fatto tardi. Per fortuna posso contare sulla pazienza dei miei amici. Io
non ne ho molta.
È uno dei
doni che Dio dovrebbe concedermi per questo Natale, giacché Lui ne ha
tanta. Aspetta sempre. È dietro l’angolo. Non lo vedi ma è lì. Viene
quando può, se gli concordi l’appuntamento. Se non ci vai o fai tardi
non si adira. Comprende e fa nuove proposte.
Pensando a Maria
e al mistero dell’incarnazione mi viene questa riflessione. In fondo
anche lei ha avuto tanta pazienza nell’affrontare il disegno divino. Ci
ha creduto ed è andata avanti. Dovrei credere di più anch’io allora.
Perlomeno continuare a seguire la via della luce
che sempre si traccia all’orizzonte. Quella che incarna la Parola
nella mia vita e che mi riporta al centro di me stesso in un confronto
sereno con le mie potenzialità.
Questo
Natale, per me, è simboleggiato dal colore rosso, mentre l’anno scorso
predominava il tenue blu. Se, come alcuni sostengono, il rosso è
l’espressione della potenza attiva, della conquista e corrisponde alla
fiducia nella propria forza, alla stima di sé, veramente sono sulla buona strada.
Maria, dunque, mi è di aiuto. Evvero lei si abbandona in Dio, ma sa di trovare forza e fiducia per collaborare con Lui. La sua umiltà la aiuta a conquistare la volontà di Dio; è espressione di una grande forza d’animo.
Sicché, le tante paure e incertezze,
pur valide e motivate, soccombono dinanzi alla sua decisione di
accogliere il Verbo che si fa carne. Per me, e per noi tutti credenti,
non dovrebbe essere diverso. Rispondere alla chiamata di Dio è
riconoscersi importanti ai suoi occhi ed è potenziare i doni che Egli
stesso ci ha dato.
Il nostro appuntamento con Dio è, perciò, fondamentale. Egli ci proporne un cammino
e ci dà forza per affrontarlo con gli altri. Riscoprire questa
centralità è bello nel contesto natalizio. L’appuntamento con una festa
tradizionale è una grande occasione d’incontro e di crescita personale e
comunitaria.