OLIO CHE CONSACRA
Is 61,1-3.6.8-9 Sal 88 Ap 1,5-8 Lc 4,16-21
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione
Già oggi pomeriggio in diverse diocesi si celebra la messa crismale in cattedrale, dove si benedicono gli oli santi. Essi sono tre: l'olio dei catecumeni, l'olio crismale e quello per l'unzione degli infermi. Il primo serve per l'unzione pre-battesimale degli adulti che iniziano il cammino di preparazione al sacramenti dell'iniziazione cristiana e dei bambini prima di essere battezzati.
Il secondo olio, quello crismale, è per la cresima ed il sacramento dell'ordine, per il sacerdozio e l'episcopato. E' l'olio che consacra per una specifica missione. E' lo stesso che si usa per la cresima e dopo il battesimo dei bambini. Simboleggia lo Spirito Santo che purifica e da forza per lo svolgimento di un compito particolare.
Il terzo olio, quello dell'unzione degli infermi, è per chi ha una malattia grave. Mediante una preghiera esso è conferito dai presbiteri per il sollievo fisico e spirituale di chi è malato. Ha come effetto ance il perdono dei peccati. Per questo è paragonato al sacramento della confessione, che si orienta invece alla guarigione spirituale del penitente.
Questa messa segna l'inizio del triduo pasquale e orienta alla Veglia della Veglie di del sabato santo. Gli oli sono benedetti dal vescovo e segnalo la vitalità della chiesa che si consacra a Dio con la forza dello Spirito che dà vita immergendoci nella consacrazione di Cristo sacerdote re e profeta in forza della resurrezione pasquale.
Durante tale celebrazione i sacerdoti rinnovano le loro promesse al vescovo. Questo perchè il giovedì santo, oltre ad essere il giorno in cui si ricorda l'istituzione dell'Eucaristia, si fa memoria anche dell'istituzione del sacerdozio ministeriale. Due sacramenti intimamente uniti tra loro. Sono i sacerdoti, infatti, che perpetuano le parole di Cristo: fate questo in memoria di me.
Lo Spirito del Signore è sopra di me;/ per questo mi ha consacrato con l’unzione / e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, / a proclamare ai prigionieri la liberazione / e ai ciechi la vista; / a rimettere in libertà gli oppressi / e proclamare l’anno di grazia del Signore.
Queste parole del profeta Isaia le realizza il Cristo. Tramite Lui trovano eco nella nostra vita di fedeli battezzati, portatori del suo annuncio di salvezza. Uniti al vescovo, siamo chiamati a testimoniare l'amore fraterno di una chiesa unita che nel suo volto mostra l'amore misericordioso del Padre.