1Gv 2,3-11 Sal 95 Lc 2,22-35
Luce per rivelarti alle genti
In
questi giorni dell'ottava di Natale, la liturgia introduce nel mistero della
nascita di Gesù. Un mistero antico e nuovo. Antico perché Dio è amore e si
rispecchia nel cuore dell'uomo. Nuovo perché trova nell'incarnazione la sua
piena manifestazione. Come luce di amore che rischiara le tenebre del cuore
angosciato.
Il
Natale c’inviata a saper accogliere tale luce. Il fine è di abbandonarci al
Figlio per lasciarci guidare nella via della misericordia. Da soli non possiamo
migliorare. Ecco, dunque, questa novità da accogliere. Essa può trasformare il
nostro cuore e vincere le tenebre con il suo brillare. Proprio come il sole dirada
le tenebre.
In
questo modo passeremo dal guardare disattento al vedere in profondità. Allora,
come Simeone al tempio di Gerusalemme, sapremo scrutare in quel semplice
bambino quella luce vera. Quella che desidera il cuore per trovare la sua
pienezza. Il cuore, infatti, non trova pace nell'apparenza. Ma in
quell'essenziale che spesso è nascosto.