Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che
erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. (Gv 1, 13)
Prima di essere ordinato sacerdote, ho avuto il piacere di fare
esperienza pastorale per quattro anni a tempo pieno in due parrocchie della mia
diocesi. Tra le varie cose che facevo c'era la visita settimanale agli
ammalati. Li andavo a trovare ogni giorno, facendo dei gruppi. La cosa che più mi è
rimasta è che dovunque andavo ero accolto come uno di casa.
Prima di lascare l’abitazione, tutti condividevano con me quel
poco che avevano, soprattutto prodotti della terra. Per me era già tanto la
loro amicizia e questo mi arricchiva molto, ancora oggi la rivivo ricordando.
Tuttavia quel gesto concreto del portarmi qualcosa di loro in questa domenica
mi fa riflettere particolarmente. E penso a quel bambino del vangelo odierno.
Pochi pani e pochi pesci donati sfamano una grande folla. I
discepoli non sanno cosa fare. Forse è opportuno congedare la folla; il denaro
racimolato non è sufficiente. Poi questo gesto che Cristo accoglie per dare a
tutti qualcosa, anche di più rispetto alle esigenze. Occorre essere come
bambini per entrare nel regno dei cieli. Ho avuto ed ho questa testimonianza da
persone semplici che sempre mi edificano.