26 domenica del TO - anno B
La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità. (Cfr. Gv 17,17b.a)
Quando ti dicono quello che pensano, puoi rimanerci male. Anch'io, in questi casi, mi sento ferito ed offeso. Soprattutto quando prevale aggressività, senza mezzi termini. In un secondo momento, però, apprezzo la sincerità. Indipendentemente se hanno ragione o meno, hanno il coraggio di dire apertamente quello che pensano.
Infatti, penso che questo sia l'unico modo per crescere insieme, quando c'è un buon rapporto di amicizia o di collaborazione. E' la pedagogia che usa Gesù. Nonostante l'incomprensione dei discepoli, egli continua ad esporre il suo programma di vita con chiarezza. In questa domenica è ancora più radicale nel proporre alcuni tagli netti.
La parola chiave è tagliare. Ciò che non serve per far crescere la parte migliore di te, è da gettare nel fuoco. La potatura fa male, però permette alla pianta di crescere e portare frutti. Così anche per la nostra vita. Fare scelte nette e dolorose è il presupposto per acquisire sicurezze e maturare.
Quindi, se alla luce della Parola notiamo in noi delle tendenze negative, allora dobbiamo permettere alla misericordia di Dio di tranciarle. E questo avviene con l'aiuto di persone di fiducia con le quali parlare e confrontarsi. In tal modo, la Parola s'incarna nella storia e diviene stile di vita.